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"Amo vivere nell'amore. Non vivo nella negatività. Non penso la negatività. Non perseguo nulla che sia negativo. Neppure faccio domande che siano negative..." (Maurice Gibb)


Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Mythology Box set In our own time - DVD

La coincidenza è davvero di quelle che è impossibile da non notare...

Oggi, 15 novembre 2010, dodicesimo compleanno di Bee Gees Italy, il sito italiano dedicato alla musica ed alla storia dei fratelli Gibb, inizia la distribuizione in Europa di due prodotti firmati Bee Gees, il cofanetto "Mythology" ed il DVD "In our own time".

Come già detto in precedenza, "Mythology" (la cui pubblicazione è stata posticipata di oltre un anno, essendo originariamente prevista per novembre 2009), è un cofanetto composto da 4 CD, ognuno dei quali è dedicato ad un Gibb (Barry, Robin, Maurice ed Andy).

"In our own time" è un DVD che ripercorre tutta la storia dei fratelli Gibb, e comprende un'intervista inedita a Maurice Gibb, realizzata pochissimo tempo prima della scomparsa, nel 2003. Il DVD comprende anche un'intervista inedita di Barry e Robin, che parlano anche di Andy e della sua tormentata vita e carriera.


"Mythology" and "In our own time" out today, on Bee Gees Italy 12th birthday...

It is quite impossible not to notice the coincidence...

Today, November 15, 2010, twelfth birthday of Bee Gees Italy, the Italian site dedicated to the music and the history of the brothers Gibb, in Europe two Bee Gees brand new items are released, the box "Mythology" and the DVD "In our own time ".

As mentioned earlier, "Mythology" (whose publication was delayed for over a year, as originally planned for November 2009), is a box set consisting of four CDs, each of which is dedicated to a Gibb (Barry, Robin, Maurice and Andy).

"In our own time" is a DVD that traces the history of the Brothers Gibb, and includes a previously unpublished interview with Maurice Gibb, made a short time before his death in 2003. The DVD also includes an unreleased interview with Barry and Robin, who speak of Andy and his troubled life and career.

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(di Enzo , 25/10/2010 @ 01:13:13, in N.D.R. (Note Del redattore), linkato 3976 volte)

rob_Ams_rec_blog1 Quando, con qualche minuto di ritardo la band di Robin Gibb inizia a suonare intonando una intro molto accattivante (che scopriremo si tratta di "Chain reaction", il successo che i Gibb scrissero per Diana Ross), ho subito la sensazione che stasera si vedrà un gran bel concerto al Black Box, la sala più grande dell'Heineken Music Hall di Amsterdam.

La sala (che contiene circa 5.000 posti a sedere) è quasi tutta piena, io mi trovo in prima fila, in una posizione devo ammettere abbastanza invidiabile, sia dal punto di vista dell'acustica che, indiscutibilmente, per vedere (e fotografare) Robin e la sua band. Robin entra qualche attimo dopo e la intro di cui si parlava si trasforma in "You win again", la prima canzone del concerto.

L'entusiasmo del pubblico è ovviamente alle stelle. Io mi trovo accanto (certo che la coincidenza è incredibile) giusto ad un fan italiano conosciuto su Facebook, con il quale, pur non avendolo ancora fisicamente incontrato, mi sono messaggiato fino a pochi istanti prima dell'inizio. Dall'altro lato c'è una simpatica fan olandese con il suo gruppo di amici. Poco prima del concerto ho avuto il piacere di incontrare tanti fan olandesi e tedeschi con i quali sono in contatto da tanti anni. L'atmosfera è di puro entusiasmo, e noto con immenso piacere che l'audience è anagraficamente abbastanza "variegata", in quanto sono presenti tanti ragazzi molto più giovani del vostro "attempato" redattore.

Già dall'intro e da "You win again" capisco che il concerto di stasera non somiglierà all'ultimo al quale ho assistito nel settembre del 2004. Infatti non c'è l'orchestra ed i suoni della band e dei coristi sono questa volta splendidamente puliti, asciutti e ben bilanciati con la voce di Robin. Inoltre si nota subito la piacevole natura rockeggiante, essenziale ma per nulla povera degli arrangiamenti e la bravura dei componenti della band: insomma ci sono tutti gli ingredienti per una bellissima serata di grande musica firmata dai fratelli Gibb.

Innegabile comunque, va detto subito a scanso di equivoci, non pensare all'assenza di Barry, visto peraltro che tutti sappiamo benissimo che la stragrande maggioranza della playlist dello show sarà rappresentata dai grandi successi dai Bee Gees (è scritto pure sul biglietto: "An evening with the Bee Gees greatest hits"). Impossibile pertanto negare che la magia della serata potrebbe essere completa soltanto con tutti e tre i Gibb.

Ciò premesso, ci accorgeremo ben presto che l'ottimo Robin ci darà tantissime emozioni, perchè la sua voce è potente e bella come nei tempi migliori, e gli arrangiamenti delle canzoni le rendono splendidamente compatibili con le sue caratteristiche vocali. La cosa non era del tutto riuscito durante il Magnet tour del 2004, sebbene, come anche riportato da altri fan che (a differenza di chi vi scrive) videro più concerti, anche in quell'occasione, dopo un inizio del tour quasi negativo, con il passare dei concerti si andò tantissimo a migliorare. Personalmente ricordo di avere assistito, durante il concerto di Monaco a molti (quasi tutti a dire il vero) esempi di buona musica.

Inoltre si nota subito un'altra grande differenza rispetto a Monaco: Robin è di ottimo umore, scherza tra una canzone e l'altra, sorride e mostra una serenità sicuramente non messa in mostra nel concerto bavarese del settembre 2004. Avevo peraltro già piacevolmente osservato questo benessere nel corso dell'incontro pomeridiano con il Nostro, ed adesso questa sensazione diventa una certezza, che si rivelerà un altro ingrediente di successo della serata olandese.

Dopo il buon inizio di "You win again", accolta trionfalmente dal pubblico che è già caldissimo, si passa a "More than a woman", che Robin introduce definendola "una canzone da -quel- film". Chi come me è in prima fila riesce a distinguere chiaramente un sorriso (a metà tra il sarcastico e l'ironico) di Robin, e non sarà il solo, visto che accompagnerà tutte le presentazioni dei pezzi tratti da "Saturday Night Fever". Detto questo, anche grazie a quanto già detto su arrangiamenti, band e coristi, la versione proposta da Robin non è niente male, anzi!

Si passa ora ad un classico, "I started a Joke", che toglie ogni briciola di dubbio sull'ottimo stato della voce di Robin: ottima esecuzione, assolutamente in linea con quelle dei tempi migliori. Ed è la prima, meritatissima e lunga, standing ovation!

Ed ecco ora "Emotion", con i cori che ripropongono le atmosfere originali della versione portata al vertice delle classifiche da Samantha Sang. La versione di stasera è comunque ottima, niente a che vedere con alcune incertezze e sbavature notate a Monaco (forse dovute anche all'arrangiamento con l'orchestra).

Si passa ora ad "If I can't have you", che, proprio per trovare un pelo nell'uovo, è forse la canzone che provoca qualche difficoltà, specialmente perchè l'arrangiamento (molto rock), tende ad allontanare dai ricordi dei Tavares ed anche della versione dei Gibb stessi.

Ed ecco "Saved by the bell", seconda inevitabile standing ovation: impeccabile e grande resa vocale di Robin, con un arrangiamento piacevolmente essenziale.

"How deep is your love" inevitabilmente risente dei milioni di ascolti riferibili alla voce di Barry, ma Robin la propone con molto trasporto, accompagnato da una buona performance dei coristi.

La canzone che viene dopo era una delle più attese da chi vi scrive. Si tratta della bella "Alan Freeman days", l'unica canzone proposta da Robin tra quelle che dovrebbero fare parte del suo futuro (?) nuovo album solista. E' una grande performance vocale, uno dei momenti più ricchi di emozione della serata. Ripetitivo ma necessario l'elogio di band ed arrangiamenti.

Dopo l'ottima accoglienza da parte del pubblico per l'unico inedito, Robin presenta una canzone che definisce "molto attuale, visti i recenti avvenimenti". Si tratta di "New york mining disaster 1941", ed è chiaro il riferimento alla recente vicenda dei minatori cileni, intrappolati (per fortuna con un lieto fine) all'interno della loro miniera. Versione ovviamente ottima, vista la quasi naturale adattabilità della canzone alla voce ed ai tempi di Robin. Da notare che a Monaco (e la cosa non fu affatto spiacevole) "NYMD 1941" fu proposta con un arrangiamento "midtempo", ricco di chitarre e batteria. La versione di stasera è invece assolutamente in linea con quelle da sempre proposte durante i concerti dei Bee Gees.

Mentre si inizia a notare un crescente entusiasmo da parte del pubblico, con crescente assembramento sotto il palco che la security (forse sorpresa dal calore del pubblico) non riesce ad arginare, giunge il momento di "Heartbreaker", ed è uno dei migliori momenti del concerto, anche se con la canzone che segue (l'ottima "Massachussetts") è ancora standing ovation. La cosa si ripete subito dopo con "Gotta get a message to you". Adesso (senza retorica) è davvero un susseguirsi di emozioni, visto che Robin le canta davvero perfettamente. Ormai siamo tutti insieme e meno che meno si pensa a sedersi quando arriva "Night fever", con un arrangiamento coinvolgente anche se molto meno "disco" di quanto si aspetterebbero i die hard del periodo "helium" dei Gibb.

rob_Ams_rec_blog2 Arriva "Too much heaven", performance lievemente meno brillante ma sempre di ottimo livello, seguita da una grande e credibile versione di "To love somebody", che viene accolta da un lungo applauso.

Molti fan sono ormai proprio sotto il palco e stringono le mani a Robin, che apprezza e non rifiuta il contatto fisico, sotto l'occhio preoccupato dei tizi della security, che devono completamente soccombere dopo l'entusiastica reazione riservata ad "Islands in the stream", proposta da Robin & band in una versione molto simile a quella proposta dai Bee Gees nei concerti di fine anni 80 ed in seguito in quelli degli anni 90. E' uno dei picchi della serata, l'atmosfera è gioiosa, pure quando inizia una delle più tipiche canzoni usualmente cantate da Barry, "Words", della quale Robin propone un'altrettanto credibile ed emozionante versione.

Il pubblico apprezza tantissimo e nel frattempo si passa a "Woman in love" (proposta per ovvi motivi di "opportunità" con un'obbligatoria variazione di testo."- you are - a woman in love".), che sebbene è cantata abbastanza bene da Robin, peraltro con un sostanzioso accompagnamento "sing-along" del pubblico, risente (e non può essere diversamente) della potentissima associazione con la Streisand. Ma tutto passa quando si sentono le primissime note di "Juliet", cavallo di battaglia di Robin e da sempre momento di grande entusiasmo. Il pubblico regala a Robin un lunghissimo applauso e continua ad intonare il coro da stadio che caratterizza "Juliet", sperando in una reprise che tuttavia Robin e la band non concedono.

Tuttavia, nell'entusiasmo generale, si passa ad una rockettara "You should be dancing", uno dei momenti più particolari del concerto. A mio avviso la versione ascoltata, sebbene perda una parte del sapore disco della versione originale, si adatta molto di più a Robin, che infatti è assolutamente a suo agio. Ottima.

E qui il buon Robin (ovviamente pro-forma) ringrazia il pubblico di Amsterdam ed il pubblico "proveniente da qualsiasi altra parte" (ricordandosi forse della cosmopolita rappresentanza di fan provenienti da quattro diversi angoli del mondo che aveva incontrato soltanto due ore prima.)

E quindi siamo ai canonici bis. Nella bolgia più assoluta sotto il palco e un pò dappertutto nella hall, Robin inizia con "Jive talkin'" , e , dopo l'ennesimo contatto "sotto palco" prosegue con l'inevitabile "Stayin'alive". Per entrambe le canzoni valgono le considerazioni (positive) fatte per "You should be dancing".

L'ultima canzone dello splendido concerto è "Tragedy", ventitreesima canzone che, dopo quasi due ore, conclude degnamente l'esibizione di Robin, che onestamente non sembra a nove settimane di distanza da un intervento chirurgico "salva vita".

Nonostante le speranze di una parte del pubblico che lo vorrebbe di nuovo sul palco, stavolta è proprio finita. E' stata una bella serata, e ci siamo accorti tutti che le doti canore di Robin sono ancora intatte. Ci siamo accorti (credo che molti di noi tra il pubblico non ne avevamo bisogno) che il nostro amore per la musica dei Gibb non è dimunuito dopo tanti anni e tantissimi, indelebili ricordi.

Cedo alla retorica per definire l'emozione e l'entusiasmo coinvolgente che ho percepito all'Heineken music hall di Amsterdam una ennesima testimonianza della longevità e della unicità delle atmosfere magiche che le composizioni dei fratelli Gibb riescono ad offrire (per esempio nel mio caso) dopo oltre 35 anni di ascolti. Davvero mi auguro di rivivere ancora questi momenti, magari avendo la fortuna di ascoltare anche la voce di Barry Gibb.

Altre foto del concerto di Robin Gibb ad Amsterdam

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(di Enzo , 24/10/2010 @ 23:34:23, in N.D.R. (Note Del redattore), linkato 3421 volte)

Amsterdam, 22 ottobre 2010.

Mentre mi sto recando per incontrare Robin Gibb, lo intravedo nella splendida terrazza di un prestigioso albergo della capitale olandese.Robin Gibb ed Enzo Lo Piccolo, Amsterdam, 22 ottobre 2010

E’ pomeriggio inoltrato, fa quasi freddo, e lui è li, comodamente seduto a parlare con un anziano signore mentre un cameramen li riprende.

Lo guardo e nel frattempo rifletto sul fatto che è la quarta volta che avrò la fortuna di incontrarlo.

La prima volta fu a Londra, nel marzo del 2001, in occasione dell’esibizione dal vivo dei Bee Gees, che fu registrata per uno special BBC (Top of the Pops). In quell’occasione fu gentile, ma si percepiva in lui anche una chiara tensione. La seconda volta a New York, al Manhattan Center, un mese dopo, nell’aprile del 2001, ad un “meet and greet” che si svolse poco prima del concerto dei Bee Gees che fu immortalato nel DVD “Live by Request”. Robin era allegro e ciarliero, come del resto Barry e Maurice. La terza volta fu in Germania, a Monaco, nel settembre del 2004, prima del concerto in cui si esibì con la Neue Philharmonie Frankfurt Orchestra. Mi sembrò un pò a disagio, gentile come al solito ma sicuramente pensieroso.

Oggi pomeriggio ha un’aria serena, rilassata, sembra di ottimo umore. Non ha sicuramente l’aria di chi ha subito un serio intervento chirurgico soltanto nove settimane prima. Attendo il termine di questo suo incontro con ovvia trepidazione. Ci dicono che la cosa riguarda le attività di Robin a supporto del Bomber Command Memorial. Siamo seduti attorno ad un tavolino nella bellissima hall dell’albergo, non siamo molti: con me ci sono una fan che viene dagli USA, un’altra che viene dal Giappone ed una fan tedesca. L’atmosfera è molto calma, e finalmente il buon Robin saluta con molto affetto il suo interlocutore e si avvicina sorridente al nostro tavolo. Non pretendo che si ricordi il mio viso, ma sono già soddisfatto soltanto di notare che mi guarda con l’aria interrogativa porgendomi le due mani per salutarmi, e quando gli dico chi sono e da dove vengo mi bisbiglia qualcosa del tipo “ah si, mi pare di ricordare…” [ magari non è vero ma mi piace crederlo : - ) ]

Enzo Lo Piccolo e Robin Gibb ad Amsterdam, 22 ottobre 2010 Ci sediamo e lui inizia a parlarci. Non ci da il tempo di chiedergli come sta, ma è evidente che sta bene. E’ molto allegro, ha la battuta pronta, ridiamo più volte. Scherza su tutto, anche sul suo intervento chirurgico. “Magari non ci credete, ma io sto meglio di prima. Non ho nessun disturbo, non sto facendo nessuna cura e mi sento in perfetta forma. Pertanto consiglio a tutti di farsi operare…” Ridiamo, ma poi la sua espressione si fa seria quando ci racconta che gli fu detto chiaramente che era potenzialmente ad un’ora dalla morte, e non si riesce a dare pace. “Incredibile. Io avevo soltanto dei crampi allo stomaco. Quando voi avete crampi allo stomaco andate all’ospedale?…Comunque è andata così e per fortuna adesso sono qua con voi!”.

Poi gli fanno alcune domande sulle sue attività, ci dice che lunedì partirà per l’Australia e che è ovviamente molto contento di fare le date australiane ed in Nuova Zelanda. Resisto alla tentazione (ed anche gli altri lo fanno) di proporre la solita domanda sulle possibilità di una ripresa delle attività con Barry, anche perchè prima dell’incontro ci avevano chiesto di non essere troppo pressanti con le nostre richieste di informazioni e dettagli, stante che la situazione professionale di Robin, specialmente dopo le sue recenti vicissitudini di salute, è in fase di riconsiderazione. Tuttavia la cosa viene fuori, perchè parlando di attività di beneficienza, lui ci parla di “Too much heaven”. Si accalora. “Abbiamo interamente donato i proventi di questa canzone all’Unicef. Chiunque ne faccia una cover contribuisce alla raccolta dei fondi. Attualmente abbiamo raccolto 26 milioni di dollari. E lo abbiamo fatto molto prima di Sir Bob Geldof! Io e Paul Mc Cartney abbiamo inciso insieme una versione di “Too much heaven”. Si tratta di un duetto che doveva essere pubblicato già due anni fa”. Visto che si ferma, gli domando se verrà mai pubblicato, ed ecco che finalmente si parla di Barry. “Mi sono fermato perchè Barry voleva essere parte di quel progetto”. (N.D.R.: si trattava dell’album di tributo a Maurice, che includeva cover version di grandi successi dei Gibb proposte da star di livello assoluto). Continua con l’aria un pò pensierosa e mi dice: “Comunque io credo che prima o poi questo ed altri progetti saranno realizzati”. Con i fratelli Gibb, (chi li segue lo sa molto bene, purtroppo), spesso 2+2 non fa 4, ma dalla sua risposta mi convinco che ancora oggi il buon Robin spera ancora di lavorare con Barry.

Evitiamo qualsiasi domanda sul suo album solista (“50 St Catherine's Drive") di cui si parla da quasi due anni, e che è stato messo in stand-by in vista della ripresa delle attività con Barry. Tuttavia prima dell’incontro ci era stato detto che sono state incise ben sedici canzoni, tutte scritte da Robin, delle quali più della metà con il produttore Peter Vettese. Meno che meno gli chiediamo del presunto film con Spielberg e del progetto sul requiem del Titanic, anche se qualcosa lui ci accenna, dicendo che continuerà a lavorarci dopo le date australiane.

Poi Robin riprende il discorso sulle cover. “La cosa importante è che quando le ascolto devo potere dire: è la mia canzone. Ecco perchè vogliamo che ci sia chiesto il permesso di inciderle. Sono contento quando un artista, anche giovane, decide di incidere una mia canzone, ma non la deve stravolgere. Per esempio mi è piaciuta “Ghetto Superstar”. (N.D.R. : la versione rap di “Islands in the stream”).

Il discorso scivola poi inevitabilmente sui diritti d’autore. Si vede la passione e la forza con cui svolge la sua attività di presidente dell’associazione di autori CISAC (International Confederation of Societies of Authors and Composers). “I compositori del Regno Unito hanno una delle più basse percentuali di royalties in Europa, molto inferiori a quelle di artisti di altri paesi europei”. Si ferma, mi guarda e mi bisbiglia sorridendo: “Ad esempio di quelli italiani…”. “Se poi consideriamo tutti i downoads irregolari, capiamo quanto è importante la battaglia per difendere i diritti d’autore. Non è legale non pagare gli autori”.

rob_enzo_ams_3fb Dopo la graditissima pausa per le foto di rito, ci fanno segno che Robin deve andarsi a riposare un pò prima del concerto, ma lui sembra non volersene andare. Si siede nuovamente con noi per firmare autografi e la conversazione continua. Decido in maniera inconsulta di mettermi la faccia tosta e, appoggiando la mano sulla sua spalla gli chiedo: “Robin, ma quando vieni a suonare in Italia? I fan italiani ti aspettano. L’Italia ama i Bee Gees!” Mi guarda aprendosi in un ampio sorriso e mi dice. “L’Italia è uno dei paesi che mi piace di più in assoluto. Davvero…” Sembra glissare mentre firma gli autografi ma io insisto, visto che peraltro gli avevo ricordato la mia provenienza siciliana. “Dai, vieni a suonare in Sicilia!”. Mi guarda e sorride. “La Sicilia. Si. Sono stato a Messina. Mi è piaciuta tantissimo.” Non si sbilancia, ma farfuglia qualcosa di simile ad un “vedremo”.

E’ arrivato il tempo di salutarsi, ci dice in un francese stentato. “Au revoir”. Io gli dico “E’ meglio Arrivederci”. Ride, lo ringraziamo e se ne sta per andare, ma mentre è già quasi lontano si ferma, si gira e mi dice ridendo: “Mi piace il cibo italiano”. Io rido e gli dico: “Appunto! Vieni a suonare in Italia…” Mi fa un cenno con la mano ed è già lontano quando lo sento dire ad alta voce, sempre rivolto verso di noi: (in uno stentatissimo italiano ) Arrivederci…Buona sera…Signori…”

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logo Daily Mail Online Secondo il quotidiano inglese “Daily Mail”, facendo seguito a quanto da lui stesso aveva preannunciato in Germania ad agosto, Robin Gibb avrebbe confermato al “Mail” , ieri (domenica 17 ottobre), che Steven Spielberg realizzerà un film sulla vita dei Bee Gees, in quanto ritiene che la storia della vita dei Bee Gees sarebbe un grande successo al botteghino.

Robin avrebbe dichiarato: “Il film sarà realizzato da alcune persone molto importanti. Sarà la storia della nostra vita. Io e Barry saremo coinvolti dal punto di vista tecnico. Preferirei che fossero usate le nostre registrazioni originali, perchè è molto difficile imitarle…”

Link all’articolo del Daily Mail (in inglese)

Dopo la pubblicazione dell’articolo sopra citato, in tutti gli angoli del mondo, stante la popolarità dei nomi coinvolti nella presunta notizia riportata dal “Daily Mail”, si sono susseguite numerose reazioni, alcune delle quali incentrate sulla curiosità. Molti commenti sono stati alquanto scettici sulla veridictà della notizia, che allo stato attuale non è stata nè confermata nè smentita dagli interessati. La notizia, sebbene in breve, sarebbe stata data anche dall’autorevole trasmissione TV americana “Inside Edition”.

Nel frattempo le attività musicali di Robin non si fermano. In questi giorni sono stati confermati nel suo sito ufficiale altri concerti di cui si parlava da mesi, di cui uno a Beirut (Libano) ed uno a Lubiana (Slovenia). In questi giorni potrebbe arrivare anche la conferma ufficiale di un concerto che si terrebbe il prossimo 25 novembre ad Amman (Giordania). In arrivo anche le probabili conferme di alcune delle delle date sud-americane previste originariamente per dicembre. Sembra invece smentita la possibilità (ventilata in questi giorni da numerosi siti e radio americane) di un concerto negli USA.

Ecco le date confermate:

20.11.2010
Beirut (Libano) Biel Center

22.11.2010
Lubiana (Slovenia), Center Stozice

(Fonte: robingibb.com)


“From ET to Bee Gees: Steven Spielberg to turn Gibb life story into a movie”

The story of the Bee Gees is to be made into a Hollywood movie by Steven Spielberg.

The Oscar-winning director of ET believes the group’s journey from unknowns in Manchester to worldwide fame will prove box-office gold.

British-born twins Maurice and Robin Gibb and their older brother Barry, 64, sold more than 200 million records. Maurice died suddenly in 2003 aged 53 but the two remaining brothers have recently said they will perform again.

Robin, 60, told The Mail on Sunday: ‘The movie is going to be done by some very important people. It will be our life story. Barry and I will be involved in the technical side.’

One of the challenges for Spielberg, 63, will be replicating the brothers’ distinctive three-part harmonies and Barry’s falsetto voice.

Robin said: ‘I’d like our original recordings to be used because it’s very hard to emulate them.’

The film will chart the brothers’ rise from child performers. They had their breakthrough in 1966 with Spics And Specs before hits including Jive Talkin’, How Deep Is Your Love and Stayin’ Alive.

(Source: dailymail.co.uk)

In the meantime robingibb.com, the Robin Gibb official  website, confirmed some additional dates in november:

20.11.2010
Beirut (Lebanon) Biel Center

22.11.2010
Lubijana (Slovenia), Center Stozice

In the next days it should arrive also the confirmation of a concert in Amman, Giordania (25 november), while it’s also to be announced any news about the South American dates  in december.

(Source: robingibb.com) 

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(di Enzo , 08/10/2010 @ 21:21:54, in Dal web, linkato 3442 volte)

I fratelli Gibb: (da sinistra) Barry, Robin, Maurice ed Andy La canzone “Emotion”, scritta da Barry e Robin Gibb nel 1977, ha ricevuto il premio della BMI (Broadcast Music, Inc., associazione di autori simile alla SIAE italiana) per essere stata trasmessa nelle radio degli Stati Uniti per almeno quattro milioni di volte. Per quanto riguarda le canzoni scritte dai fratelli Gibb, soltanto altre due canzoni (“How deep is your love” e “To love somebody”) hanno ricevuto più ascolti: oltre cinque milioni.  

Nel database della BMI, relativamente alla sezione degli ascolti radiofonici, sono presenti più di 6 milioni e mezzo di canzoni. Soltanto 1500 tra loro hanno ricevuto più di un milione di ascolti (considerando le radio e le televisioni degli Stati Uniti). Un milione di ascolti (ovvero un milione di volte che la canzone è stata trasmessa via radio o TV) corrisponde approssimativamente a 50.000 ore di trasmissione o più di 5 anni e sette mesi di riproduzione continua.

Guardando l’elenco delle 29 canzoni dei fratelli Gibb  comprese in questo prestigioso elenco di 1500 canzoni (ovviamente sempre in evoluzione), si ha un’idea dell’immensa popolarità ed importanza (e se volete anche una misura del loro reddito in termini di diritti di autore) di Barry, Robin, Maurice ed Andy Gibb:

Oltre 5 milioni: ”How deep is your love”, “To love somebody”.
Oltre 4 milioni: “Emotion”, “How can you mend a broken heart”, “Islands in the stream”. 
Oltre 3 milioni:  “If I cant have you”, “Too much heaven”.
Oltre 2 milioni: “I just want to be your everything”, “Stayin’alive”, “Woman in love”.
Oltre 1 milione: “Come on over”, “Fanny (be tender with my love)”, “Grease”, “Guilty”,  “Heartbreaker”, “I've gotta get a message to you”, “I started a joke”,“Jive talkin”, “Lonely days”, “Love so right”, “Love is thicker than water”, “Massachusetts”, “More than a woman”, “Night fever”, “Nights on Broadway”, “(Our love) Don't throw it all away”,“Shadow dancing”, “What kind of fool”, “Words”.

(Fonte: BMI.com - Grazie a Juan Cristobal Guzman).


“Emotion” has received an BMI award for 4 million plays in the USA.  Only How Deep and To Love Somebody have more in the States.

Thie database section AIRPLAY contains the most performed songs in the BMI repertoire of more than 6.5 million works. Only about 1,500 titles have achieved "Million-Air" status, or more than 1 million United States radio and television performances. One million performances is the equivalent of approximately 50,000 broadcast hours, or more than 5.7 years of continuous airplay,a graphic reminder of the colossal and ongoing royalty income of the Gibb Brothers.

Over 5 million airplays: ”How deep is your love”, “To love somebody”.
Over 4 million airplays:  “Emotion”, “How can you mend a broken heart”, “Islands in the stream”
Over 3 million airplays: “If I cant have you”, “Too much heaven”.
Over 2 million airplays: “I just want to be your everything”, “Stayin’alive”, “Woman in love”.
Over 1 million airplays: “Come on over”, “Fanny (be tender with my love)”, “Grease”, “Guilty”,  “Heartbreaker”, “I've gotta get a message to you”, “I started a joke”,“Jive talkin”, “Lonely days”, “Love so right”, “Love is thicker than water”, “Massachusetts”, “More than a woman”, “Night fever”, “Nights on Broadway”, “(Our love) Don't throw it all away”,“Shadow dancing”, “What kind of fool”, “Words”.

(Source: BMI -  Special thanks to Juan Cristobal Guzman)

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(di Enzo , 01/10/2010 @ 22:04:57, in Dal web, linkato 2456 volte)

Il 25 settembre si è svolto a casa di Robin Gibb (Thame, Oxfordshire), l'evento di beneficienza "Splash of Pink", organizzato dall'associazione inglese "Against Breast Cancer".

Robin Gibb, Udo Lindenberg e Leslie Mandoki ad AmburgoEra la seconda apparizione pubblica di Robin dopo l'intervento chirurgico subito ad agosto in seguito ad improvvisi problemi di natura gastro-intestinali.

In precedenza Robin era apparso (rilassato ed in ottima forma) a sorpresa ad Amburgo il 21 settembre, Robin Gibb, Thame, 25 settembre 2010nel corso dell'evento Hamburger Fischauktionshalle, improvvisando un'applauditissima performance acustica insieme ai musicisti tedeschi Udo Lindenberg e Leslie Mandoki.

Lindeberg e Mandoki hanno accompagnato Robin cantando e suonando insieme a lui "Stayin'alive", "Night fever" e "How deep is your love".

L'evento "Splash of Pink", nel corso del quale si è svolta una sfilata di moda presenziata da numerosi stilisti inglesi e personaggi noti nel mondo della moda, dello spettacolo e della televisione britannica, si è concluso con una esibizione di Robin, che ha cantato sei canzoni ("How Deep is your Love", "To Love Somebody", "Night Fever, "Islands In The Stream" (con Natasha Hamilton, ex Atomic Kitten), "Massachusetts" ed infine "Stayin' Alive".  Secondo quanto riportato dai fan presenti, Robin è apparso in ottima forma e di buon umore, e si è soffermato varie volte a chiaccherare con i presenti. All'evento erano presenti oltre 400 ospiti e sono state raccolte più di 60.000 sterline.

Link ad articolo sull'evento (witneygazette.co.uk)


Stars and celebrities turn out for charity fashion show at Bee Gee Robin Gibb's Thame home

STARS and celebrities gathered at the home of former Bee Gee Robin Gibb to raise more than £60,000 for an Abingdon-based breast cancer charity.

Against Breast Cancer staged its biggest fundraising event yet with the Splash of Pink fashion show at the home of the singer and wife Dwina, who is a patron of the charity.

More than 400 people attended the fashion show and tea in the grounds of the couple's home at Thame.

Charity spokesman Fiona Smart said: "The fashion show was brilliant and was attended by so many well-known celebrities.

"We have raised more than £60,000 for the charity by selling seats for the fashion show and from the auction and the raffle.

"This was the biggest event in the charity's 17-year history."

A host of stars arrived wearing a splash of pink.

They included Dragons' Den star Duncan Bannatyne, shoe designer Jimmy Choo, 2009 X Factor winner Joe McElderry, on behalf of patron Simon Cowell, fashion designer Paul Costelloe, Noel Edmonds, Sir Leslie Phillips, and former Tory MP Michael Portillo.

The fashion show, which featured Mr Costelloe showcasing his autumn collection, finished with a live performance from host Robin Gibb, supported by Natasha Hamilton and Elan Lee.

The show will help the charity reach its annual goal of £1m to fund research into breast cancer.

A new blood test is being developed by the charity's researchers which it is hoped will detect the secondary spread of breast cancer.

Gordon Vallance, director of Against Breast Cancer, said: "We were astounded by the huge amount of goodwill and generosity shown to the charity for our event by both individuals and organisations. Robin and Dwina have been incredibly kind in letting us use their home for this special event.

"Everyone's time, expertise and services helped bring this ambitious project to fruition, helping to raise much-needed funds for our research."

(SOURCE: witneygazette.co.uk)

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(di Enzo , 29/09/2010 @ 20:59:06, in Dal web, linkato 4211 volte)

Barry Gibb, maggio 2010 Varie fonti, tra cui anche alcune molto vicine alla famiglia di Barry Gibb, riportano che il motivo dello stop delle sue attività sono dovute a problemi di salute.

In particolare Barry avrebbe problemi alle orecchie, soffrendo di un disturbo dovuto alle prolungate esposizioni a fonti acustiche a volume elevato. Il disturbo provocherebbe un forte dolore, rendendo impossibile ad esempio un concerto, visto che al massimo dopo dieci minuti il dolore diverrebbe insopportabile. Sembra che sia questo il motivo del cambiamento dei piani di Barry e Robin, che qualche mese prima avevano dichiarato di volere effettuare una serie di concerti dal vivo insieme. Sembra comunque che Barry, che è attualmente in cura, anche se purtoppo con esiti non incoraggianti, stia comunque continuando la sua attività compositiva. Pete Townshend (ex Who), è uno dei tanti artisti che accusa lo stesso disturbo.

robinpensive Robin Gibb, passata la grande paura per l'intervento chirurgico da lui subito d'urgenza lo scorso 18 agosto, ha raccontato le sue emozioni e le sue paure in proposito, viste anche alcune apparenti similitudini con i problemi intestinali che portarono alla morte il fratello gemello Maurice nel 2003. Robin si è detto  "riconoscente" per essere vivo. In una breve intervista al quotidiano inglese Daily Mail, ha dichiarato " Non pensavo a Maurice fino a dopo dell'emergenza. Avevo soltanto sentito un po 'di crampi, e improvvisamente ero sul tavolo operatorio. Il gastroenterologo mi ha detto che il mio intestino era bloccato, e che entro due ore poteva scoppiare.
"Tutto è stato molto veloce. Ti rendi conto quanto proprio non pensi alla morte, o pensi che sia per altre persone: sei solo un organismo vivente di giorno in giorno. Sono solo grato di essere qui. Ricordo che giacevo sul tavolo operatorio, determinato a non morire. Ho detto al tizio  quando sono entrato nella sala '. E' meglio che fai un buon lavoro o torno indietro a tormentarti.'.  La parte peggiore era chiedersi: 'Mi sveglierò e non sarò più io? Ci saranno altre complicazioni? Sarò in coma?"

(FONTI: brothersgibb.org, contactmusic.com)


Barry: health problems. Robin's Fears Over Emergency Operation

Many sources, including some very close to the family of Barry Gibb, reported that the reason for the stop of its activities is due to health problems.

In particular, Barry would have ear problems, suffering from a disorder due to prolonged exposure to loud noise sources.

The disturbance caused severe pain, making it impossible for such a concert, given that more than ten minutes later the pain would become unbearable.

It seems that this is the reason for the change of plans for Barry and Robin, who a few months earlier had expressed a wish to make a series of live concerts together.

It seems that Barry, who is currently receiving treatment, although unfortunately not with encouraging results, however, is continuing his compositional activity.

Pete Townshend (ex-Who), is one of many artists who charge the same disorder.

Robin Gibb is "grateful" to be alive - he feared he would die like his twin brother Maurice after undergoing an emergency stomach operation earlier this year.

Robin was hospitalised in August after suffering crippling cramps and he was rushed into the operating theatre for a emergency procedure on his intestine.

The same health crisis cost his twin's life seven years ago, but it was only after the scare that Robin made the connection with his brother's death.

He tells Britain's Daily Mail, "I didn't think about Maurice until after my emergency. I just got a bit of cramp, and suddenly I was on the operating table. The gastroenterologist told me my intestine was blocked, and was about two hours from bursting.

"Everything went very fast. You realise that however much you don't think about death - or think that's for other people - you're just an organism living from day to day. I'm just grateful I'm here.

"I remember lying on the operating table being determined not to die. I said to the guy when I went in there: 'You'd better do a good job or I'm coming after you.' The worst part was wondering: 'Will I wake up and not be me again? Will there be other complications? Will I be in a coma?"

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(di Enzo , 03/09/2010 @ 20:01:09, in Dal web, linkato 2103 volte)

In seguito al ricovero ed all’intervento di urgenza del 18 agosto, fonti vicine alla famiglia di Robin hanno confermato che la convalescenza di Robin procede perfettamente e che Robin è addirittura impaziente di ritornare al lavoro.

Nel frattempo il sito ufficiale annuncia che i concerti previsti in Germania (Lipsia e Dresda), sono stati rinviati a data da destinarsi, mentre il concerto di Amsterdam è stato rinviato al 22 ottobre 2010.

Qualche settimana prima dell’intervento d’urgenza era stata annunciata la partecipazione di Robin all’evento di beneficienza “Splash of Pink Fashion Show & Couture Tea”, organizzato dall’associazione inglese per la prevenzione dei tumori al seno.

L’evento che prevede un’esibizione acustica di Robin Gibb ed alcuni ospiti, è schedulato per sabato 25 settembre 2010 a  casa di Robin (Thame, Oxfordshire), ed ad oggi non è stato rinviato. Ciò lascia ottimisti sulle buone condizioni e sulla velocità di ripresa di Robin.

Fonte: google news & robingibb.com


Robin Gibb is going well: European dates re-scheduled

Following the emergency surgery and 18 August, sources close to the family confirmed that Robin Robin's recovery goes well and that Robin is even eager to return to work.
Meanwhile, the official website announced that the concerts planned in Germany (Leipzig and Dresden), have been postponed until a later date, while the Amsterdam concert was postponed to October 22, 2010.
A few weeks before the emergency was announced the participation of Robin to the charity event "Splash of Pink Couture Fashion Show & Tea", organized by the British association for the prevention of breast cancer.
The event includes an acoustic performance by Robin Gibb and guests and it is scheduled for Saturday, September 25, 2010 at the home of Robin (Thame, Oxfordshire).

To date has not been postponed. There’s optimism about the goodness and the recovery of Robin.

Fonte: google news & robingibb.com

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(di Enzo , 23/08/2010 @ 14:45:28, in Dal web, linkato 1959 volte)

In seguito alle numerose notizie apparse su stampa e siti musicali in merito ad un ricovero d’urgenza di Robin Gibb in seguito a forti dolori addominali, è giunto oggi il seguente comunicato,  proveniente dal sito ufficiale:

“Nelle prime ore di mercoledì 18 Agosto 2010 Robin Gibb ha subito un intervento urgente, dovuta ad un’emergenza di natura gastro intestinale.

L'operazione è stata un successo e Robin sta facendo un buona convalescenza, oggi è stato dimesso ed è tornato a casa.

Purtroppo sarà necessario un adeguato periodo di recupero, pertanto i prossimi concerti dal vivo in Europa saranno riprogrammati e/o cancellati.

Ulteriori informazioni seguiranno a breve.

Per il momento i medici hanno raccomandato riposo assoluto per accelerare il suo recupero e chiediamo che la privacy di Robin e della sua famiglia sia rispettata in questo periodo”.

(FONTE: robingibb.com)


Robin Gibb undergoes emergency surgery

In the early hours of Wednesday, 18th August 2010 Robin Gibb underwent emergency gastro intestinal surgery.

The operation was a success and Robin is making a good recovery and returned home today.

Unfortunately his operation and the necessary recovery period means that Robin's forthcoming live concerts in Europe will need to be rescheduled and/or cancelled.

Further information about this will follow shortly.

For the time being Robin's Consultant has recommended complete rest in order to speed his recovery and we ask that Robin and his family's privacy be respected during this period.

Source: robingibb.com

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 robin-rpr1 Il 7 agosto, prima della sua esibizione dal vivo al Rheinland-Pfalz  Open Air a  Mainz (Germania), Robin Gibb, rispondendo brevemente alle domande di alcuni giornalisti, ha fornito alcune notizie sui suoi prossimi progetti.

Link alla breve intervista (in tedesco)

Oltre a ricordare che per lui è un piacere ed un onore continuare a suonare dal vivo la musica dei Bee Gees, Robin ha dichiarato:Sto lavorando ad un progetto di musica classica con la World Philarmonic Orchestra, si tratta di un requiem per il Titanic, inizierò ad ottobre. Inoltre io e Barry abbiamo incontrato Steven Spielberg: l’idea è quella di realizzare un film sulla carriera dei Bee Gees”. 

Mainz, Germania: Robin Gibb durante il concerto Non sono noti ulteriori dettagli sui progetti menzionati e nessuna conferma o smentita è giunta dal sito ufficiale di Robin. (Fonte: www.wiesbadener-kurier.de)

In questi giorni inoltre, alcuni siti musicali riportano notizie su un tour in Sud America di Robin, nel mese di dicembre.

Le date (da confermare) sarebbero le seguenti:
2   Dicembre:  Lima (Perù)
4   Dicembre: Caracas (Venezuela)
8   Dicembre: Guarulhos
9   Dicembre: Buenos Aires (Argentina)
10 Dicembre: San Paolo (Brasile)
12 Dicembre: Santiago (Cile)

(Fonte: google news)


Robin: A requiem for the Titanic, a movie about the Bee Gees with Spielberg and a tour in South America

On 7 August, before his live performance in Mainz (Germany), Robin Gibb, responding briefly to questions from reporters, has provided some information on his upcoming projects.

Link to brief interview (in German)

In addition to pointing out that for him is a pleasure and an honor to continue to play live the music of the Bee Gees, Robin said: "I'm working on a project of classical music with the World Philharmonic Orchestra. The project is a requiem for the Titanic , I will begin to work on it in October. Besides, I have met Barry and Steven Spielberg: we discussed about a movie about the career of the Bee Gees. "
At this moment, there are no known additional details about the projects mentioned and no confirmation or denial has come from the official website of Robin. (Source: www.wiesbadener-kurier.de)
In the meantime, some websites report news about a tour in South America by Robin in the month of December.
The dates (to be confirmed) would be as follows:
December 2: Lima (Peru)
December 4: Caracas (Venezuela)
December 8: Guarulhos (Brasile)
December 9: Buenos Aires (Argentina)
December 10: Sao Paulo (Brazil)
December 12: Santiago (Chile)
(Source: Google News)

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