I Was A Lover, A Leader Of Men
I Don't Think It's Funny
How Love Was True
To Be Or Not To Be
Timber
Claustrophobia
Could It Be
And The Children Laughing
Wine And Women
Don't Say Goodbye
Peace Of Mind
Take Hold Of That Star
You Wouldn't Know
Follow The Wind
In assoluto il primo album dei
Bee Gees, sicuramente il piu’ raro e quasi impossibile da reperire.
Realizzato nel novembre 1965 (in mono) su etichetta Leedon in Australia (dove a quei tempi si trovavano i fratelli Gibb con l’intera famiglia)
e ristampato nel 1967 su etichetta Calendar, sempre nel paese dei canguri,
contiene (come peraltro dice chiaramente il titolo) 14 canzoni scritte tra il 1963 ed il 1965 dal piu’ grande dei tre, Barry, canzoni che saranno incluse in seguito in svariate raccolte economiche edite da altrettante svariate case discografiche di tutto il mondo, italiane comprese, in quanto incrediblimente i fratelli Gibb non hanno nessun controllo della loro intera produzione australiana.
Tuttavia quello che rende particolarmente emozionante questo disco (per i fortunati e pochi possessori, poiche’ non ebbe un grande riscontro commerciale)
non e’ tanto la sua indubbia rarita’ (pare che si possa vendere per 6.000 dollari)
quanto il pensiero di avere in mano un album che rappresenta il vero esordio di questo prestigioso gruppo, che avra’ in seguito una lunga e invidiabile carriera, caratterizzata da incredibili alti e bassi di popolarita’ (soprattutto dal punto di vista commerciale). Le 14 canzoni (per lo piu’ di buona qualita’ melodica con le prime avvisaglie dei famosi impasti vocali in tripla armonia che hanno reso celebri i Bee Gees) sono dal punto di vista compositivo genuine e cariche di grandi intenzioni, anche se ovviamente un po’ approssimative ed ingenue. Spiccano indubbiamente “Wine and Women” (per la quale Barry Gibb vinse un premio della critica), “How love was true” (tra i primi esempi di tripla armonia, con voce solista di Robin, che caratterizzera’ gran parte delle prime produzioni dei Bee Gees), “To be or not to be” (un ingenuo rock’n’roll) e l’ottima “I don’think it’s funny” (buona melodia e buon numero di Robin). Da citare anche “I was a lover, a leader of men” e “Follow the wind”.