1. Come
Tomorrow (con Barry Gibb)
2. Stranger In A Strange Land
3. Hideaway [4:15]
4. It's Up To You
5. Night Of My Life
6. Above The Law (con Barry Gibb)
7. Without Your Love
8. All The Children
9. Golden Dawn
10. (Our Love) Don't Throw It All Away
11. Letting Go
25 anni dopo il fortunatissimo "Guilty", Barry Gibb e Barbra
Streisand sono di nuovo insieme per un nuovo album, che, va detto subito,
contiene momenti di grande musica pop. Il paragone con il primo lavoro
tuttavia non sembra opportuno, per tanti motivi, non fosse altro che
questo nuovo album non vuole esserne la prosecuzione, come peraltro
lo stesso Gibb dichiara nell'intervista che è inserita nel DVD
che accompagna "Guilty Pleasures". Barry fa inoltre capire
chiaramente che l'incoraggiamento della Streisand è stato fondamentale
per portare a compimento questo progetto, in quanto (sono parole sue)
"si sentiva già semi-pensionato", ed era abbastanza
incerto sul progetto, perchè sentiva troppo pesante la responsabilità
di un intero album sulle sue spalle. Addirittura in un'altra dichiarazione
sottolinea espressamente di non avere fatto il tutto da solo.
Già queste dichiarazioni potrebbero spiegare come (non potrebbe
essere diversamente, a distanza di un quarto di secolo) sia completamente
diverso oggi lo stato d'animo e forse anche l'ispirazione di Barry Gibb,
grandissimo e geniale autore di memorabili pagine della musica pop mondiale
degli ultimi 40 anni, insieme ai fratelli Maurice e Robin (del quale
in questo lavoro manca la sua imprevedibilità ed il suo estro,
quel tocco in più che, insieme al fratello, può trasformare
una ottima canzone in una magia).
Barry tuttavia produce ed arrangia questo album abbastanza sobriamente,
senza ridondanze, auto-indulgenze e con pochissime leziosità.
Forse questo è dovuto in parte anche al suo co-produttore, il
buon John Merchant, onesto professionista attento a mantenere il tutto
abbastanza vicino alle esigenze delle sonorità dei palinsesti
pop odierni.
Le performances vocali della Streisand sono di alto livello ed altrettanto
si può dire di Barry (specialmente in tutte le parti dei cori,
un pò meno forse nei duetti).
Il livello della qualità di scrittura delle nove canzoni inedite
è senz'altro più che accettabile. In certi momenti alcune
evoluzioni delle armonie melodiche ricordano davvero i bei tempi della
massima ispirazione compositiva di Barry.
I testi sono molto semplici, meno astratti ed incomprensibili di tanti
altri lavori dei Gibb. Forse questo (difficile capire fino a che punto)
è in parte dovuto alla presenza come co-autori dei figli Ashley
(presente in tutte le nove canzoni) e Stephen (cinque su nove). Onestamente
è arduo è individuare il loro contributo dal punto di
vista strettamente musicale, ma è indubbio che la loro presenza
è stata importante per il progetto, non fosse altro dal punto
di vista psicologico e come stimolo per Barry, un pò come l'incoraggiamento
della Streisand, a giudicare da quanto traspare nell'intervista di cui
sopra.
"Come tomorrow" ()
- Le atmosfere che strizzano in parte gli occhi agli anni 50, con tanto
di sax ruffiano e la grande perfomance di Barbra (Barry non è
da meno ma in alcuni momenti sembra un pò in difficoltà)
rendono questo duetto uno dei momenti più interessanti dell'intero
album. Da apprezzare.
"Stranger in a strange land" ()
- Dal punto di vista melodico non sembra irresistibile, anche se potrebbe
essere un buon passaporto per le radio (specie i grandi network), visto
l'arrangiamento essenziale e la presenza dei due marchi di fabbrica
della premiata ditta Gibb-Streisand: i coretti alla Bee Gees di Barry
e la partecipata (quasi accorata) esecuzione di Barbra. Testo con frecciatine
a Bush e alle sue "guerre di qualcun'altro". Non guasta.
"Hideaway" ()
- Qui siamo nel terreno preferito della Streisand, che rende questa
canzone assolutamente "sua". Alcune armonie melodiche da brivido
e testo malinconico ma accattivante, molto nel "personaggio".
Vicino al "classico".
"It's up to you" ()
- Il momento più debole, anche da parte della Streisand, che
sebbene è lodevole nel cercare una interpretazione di questa
canzone non proprio consona ai suoi standard vocali, non regala una
memorabile performance. Musicalmente la canzone si presenta abbastanza
intermedia, anche se non anonima. Di transizione.
"Night of my life" ()
- Una ...botta di vita! Fresco e nostalgico ammiccamento alle sonorità
anni 70 tanto care agli over 40 ed apprezzate anche dai giovanissimi
che spesso si ritrovano a dimenarsi senza capire cosa ascoltano... Negli
USA è pronto un remix addirittura in maxi-singolo in vinile (non
si sa se sarà disponibile anche in Europa) che contiene 4 versioni
(remixate appunto) di questa bella canzone, cantata con potenza da Barbra.
Puro divertimento, ci voleva.
"Above the law" ()
- La scoperta dell'acqua calda: due grandissime star che duettano con
grazia ma senza leziosità. Ottime le esecuzioni di entrambi,
melodia buona e ruffiana, testo abbastanza spiritoso: tutti gli ingredienti
per un hit, anche se non sembra essere programmata una pubblicazione
come singolo. La classe, davvero non è acqua: evergreen.
"Without your love" ()
- Momento musicale eccellente, brividi assicurati. Barry dimostra che
conosce il mestiere come pochi al mondo e fornisce un "assist"
vincente alla Streisand che da davvero il suo meglio. Non dispiace nemmeno
il testo che sembra essere il riassunto di una grande storia d'amore.
Il tempo sembra non avere alcuna importanza. Subito da Greatest Hits.
"All the children" ()
- Il terzo duetto, anche se non è scritto. Infatti la presenza
di Barry è massiccia in questa canzone ritmicamente più
mossa ed arrangiata in maniera interessantemente insolita. Apprezzabili
i cori di Barry (vagamente da palasport), peccato che il complesso sia
un pò ripetitivo. Intrigante.
"Golden dawn" ()
- Si può immaginare sia una delle preferite della Streisand stessa,
che è davvero a suo agio con questa buona melodia, abbastanza
ariosa da permetterle di dimostrare che la sua potenza vocale c'è
ancora, come ci sono ancora tutte le emozioni che regala la sua inconfondibile
voce. Barry qui scrive in maniera abbastanza impersonale (anche se non
mediocre), avvicinandosi tuttavia abbastanza marcatamente ad autori
cari alla Streisand. Sembra un pò "su ordinazione",
ma è pur sempre di ottimo livello.
"(Our Love) Don't Throw It All Away" ()
- Nonostante la buona volontà di Barbra, la versione di Andy
(e quella dei Bee Gees stessi) resta la migliore per questa grandissima
canzone, alla quale la Streisand non aggunge moltissimo, se non una
esibizione tecnicamente apprezzabile. Uno dei pochi momenti in cui l'arrangiamento
risulta, nella sua semplicità, discutibile.
"Letting go" ()
- Vent'anni fa questa canzone fu scritta e pensata da Barry per Barbra,
e forse era meglio che quest'ultima l'avesse incisa subito, così
non avremmo ascoltato ed amato la versione di Barry inserita nel 1988
in "Hawks", che resta assolutamente insuperabile in termini
di pathos emozionale, senza nulla togliere alla grande interpretazione
di Barbra ed alle suei eccellenti e ripetute variazioni di ranges vocali
che la caratterizzano inconfondibilmente. Una degna chiusura per "Guilty
Pleasures".